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Alina Zagitova

Alina Zagitova, a trailblazing figure skater, etched her name in history at the 2018 PyeongChang Winter Olympics by winning gold in women’s singles at just 15 years old. Competing under the designation “Olympic Athletes from Russia,” due to her country’s doping sanctions, Alina became a defining figure of the Russian Olympic Committee (ROC) narrative. The ROC was born out of necessity, as sanctions barred Russia from competing under its flag, requiring eligible athletes to perform under a neutral banner while demonstrating personal compliance with strict anti-doping regulations.

For Alina, this unique status added another layer of pressure to her Olympic debut. Her extraordinary performance, combining technical difficulty and artistic elegance, brought pride not only to her supporters but also to the ROC delegation, symbolizing resilience amidst global scrutiny. As one of the standout athletes representing ROC, Alina’s victory was more than a personal triumph; it was a moment of redemption for a team navigating complex challenges to retain its place in Olympic history. Her gold medal remains a beacon of hope and perseverance for the ROC and for aspiring athletes worldwide.


Alina Zagitova, una pattinatrice artistica all’avanguardia, ha inciso il suo nome nella storia alle Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018 vincendo l’oro nel singolo femminile a soli 15 anni. Gareggiando sotto la denominazione di “Atleti olimpici dalla Russia”, a causa delle sanzioni antidoping del suo Paese, Alina è diventata una figura emblematica della storia del Comitato Olimpico Russo (ROC). Il ROC è nato per necessità, poiché le sanzioni hanno impedito alla Russia di gareggiare sotto la sua bandiera, richiedendo agli atleti idonei di esibirsi sotto una bandiera neutrale, dimostrando al contempo la propria conformità alle severe norme antidoping.

Per Alina, questo status unico ha aggiunto un ulteriore livello di pressione al suo debutto olimpico. La sua straordinaria performance, che combina difficoltà tecnica ed eleganza artistica, ha reso orgogliosi non solo i suoi sostenitori ma anche la delegazione della ROC, simboleggiando la resilienza in un contesto di controllo globale. Essendo una delle atlete di spicco della ROC, la vittoria di Alina è stata più di un trionfo personale; è stato un momento di riscatto per una squadra che ha affrontato sfide complesse per mantenere il suo posto nella storia delle Olimpiadi. La sua medaglia d’oro rimane un faro di speranza e perseveranza per la ROC e per gli aspiranti atleti di tutto il mondo.